RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA LETTERA APERTA INVIATA DA UN NOSTRO TIFOSO E SOSTENITORE
20/01/2010
Quale Rugby per San Marino?
Oggi la nostra Repubblica, il nostro sport, il nostro orgoglio sammarinese hanno subito un altro duro colpo. Sento di dover segnalare l'abbandono, da parte del Comitato Sportivo, di una parte di atleti che si impegnano con sacrificio al limite delle loro possibilità. Sto parlando del rugby e di quei giocatori che sono partiti dal nulla e, con l'entusiasmo che li ha sempre animati, hanno formato una Squadra; la lettera maiuscola non è casuale infatti all'interno del loro girone occupano il secondo posto e ciò non a causa del gioco (hanno vinto tutte le partite tranne una) ma soprattutto per non aver squadre giovanili come vorrebbe il regolamento. Insieme ai loro sostenitori hanno dovuto lottare per avere uno spazio in cui allenarsi e giocare; l'hanno ottenuto nella località più decentrata del territorio, Chiesanuova, creando un certo disagio a chi si deve allenare tre volte alla settimana, e quindi recarsi in quella località quattro volte se si considera anche il giorno della partita.
Ma i rugbysti sanno affrontare le difficoltà e hanno saputo apprezzare anche questa concessione. Tuttavia il campo è solo un tavoliere di creta che neve e pioggia rendono inagibile. Tante le richieste di trovare soluzioni migliorative, ma nessuna risposta se non una levigata al campo con altra creta o qualcosa di simile. Oggi, 17 gennaio 2010, gli ospiti e la nostra squadra si sono trovati di fronte a uno spettacolo indegno della loro fama: fango, pozzanghere, solchi su tutta l'area hanno reso il rettangolo di gioco di un aspetto indecente per cui lo stesso arbitro, dopo aver affondato i piedi in quell'ammasso di fango, decretava l'inagibilità del campo stesso mettendo a rischio l'esito della partita perché non è detto che la squadra avversaria permetta il rinvio.
Al pensiero di quanti sport vengono sponsorizzati a San Marino e a quali finanziamenti possono accedere, mi rendo conto che quello più amato del momento a livello internazionale non è compreso da chi dovrebbe incentivare il sano agonismo; al contrario aumentano fans e amatori al punto che le QUATTRO PANCHE (sono realmente 4) non bastano certo più a contenere gli spettatori che con entusiasmo seguono le partite al sole o al freddo o sotto la pioggia e condividono con la loro squadra la passione e gli ottimi risultati.
Con questo articolo vorrei sottolineare l'inadeguatezza dei mezzi a disposizione della squadra di rugby di San Marino e spero di sensibilizzare le autorità competenti a dare credito anche a questo sport non solo a parole (quelle non ci bastano più) ma coi fatti.
Olmes Tonelli
Tifoso e sostenitore del Rugby Club San Marino