Ultime speranze - Sembra sempre meno probabile la partecipazione di Lomu ai mondiali di Francia del prossimo anno. Il simbolo del rugby e degli All blacks per il momento non figura nelle liste delle cinque province che giocheranno il prossimo Super 14, il campionato tra le migliori squadre di Nuova Zelanda, Australia e Sudafrica. Lo scrive il quotidiano New Zealand Herald, citando fonti interne alla lega che finora non sono state smentite.
Un ritorno difficile - Lomu 31 anni, è tornato all'attività nel settembre 2005 nei Cardiff Blues, squadra nella quale ha militato sino ad aprile. Il suo ritorno dopo il trapianto di un rene e una delicata operazione alla spalla sembra però sempre più problematico. In patria il campione tutto nero avrebbo dovuto giocare degli Auckland Blues e, se come sembra, non disputerà incontri in questa stagione, non potrà essere preso in considerazione dallo staff tecnico degli All Blacks in vista della coppa del mondo.
Che campione! - Lomu è nato ad Auckland, tongano di discendenza è cresciuto nella baia ed è stato per molti il primo simbolo dell'era professionistica del rugby. Forte, velocissimo e devastante in campo aperto, il noezelandese ha dato nuova linfa allo sport della palla ovale e in breve è diventato una vera e propria leggenda. La sue esplosione è datata 1995, durante la Coppa del Mondo in Sudafrica quando segnò ben sette mete in cinque partite, comprese le quattro nella storica semifinale contro l'Inghilterra vinta dagli All Blacks con il punteggio di 45 a 29. In patria ha giocato con tutti i club più importanti della National Provincial Championship (NPC) tra cui gli Auckland Blues, i Waikato Chiefs, i Wellington Lions e gli Hurricanes. Lomu, 63 caps tra il 1994 e il 2002, ha giocato l'ultima partita con la Nuova Zelanda il 23 novembre 2002 contro il Galles.