Che la posizione geografica del campo da gioco del Rugby Club San Marino, data la sua altitudine, potesse creare disagi al regolare svolgimento delle partite del campionato, lo si sapeva.
Nelle precedenti stagioni il San Marino Rugby ha visto “rinviate” varie partite dal giudice di gara per neve o allagamento del campo. In questa stagione sono già due i rinvii, senza contare le “inversioni” di campo concordate fra Società, come è avvenuto domenica 6 febbraio fra il San Marino e l’Amatori Marche.

Ma ieri, 4° giornata del girone di ritorno RCSM-SENA, nonostante tutti i tentativi di disputare la partita anche su campo “neutro” del Rimini e del Cesena, non è stato possibile per i dirigenti del Club biancoazzurro trovare alternative e, nonostante l’appello al Comitato Regionale Marche di “rinviare” la partita per le “oggettive” condizioni del campo di Chiesanuova con tanto di documentazione fotografica ( foto ), la decisione è stata lasciata, come da regolamento, all’arbitro designato per la partita.
Alle ore 13 di ieri il giudice di gara - in presenza dell’osservatore arbitrare Mantovani della Federazione Italiana Rugby, presente a sorpresa a Chiesanuova, dei due Presidenti delle Società del San Marino e del Sena, dei tecnici e capitani delle due squadre -, ha decretato il rinvio della gara per la presenza sul terreno di gioco di neve e di acqua a falde che impedivano alla palla ovale di rimbalzare e erano un rischio per l’incolumità dei giocatori.

Terminate le formalità e le regolari procedure del prepartita, giocatori, dirigenti e arbitri hanno chiuso la giornata con il famoso “terzo” tempo, nello spirito dl buon rugby, ma rimane il disagio di una partita da recuperare per un campionato che per il San Marino si preannuncia non solo difficile, ma anche lungo e faticoso.

Ora la Società biancoazzurra, tramite il CONS, ha pochi giorni per rendere agibile il terreno di gioco, liberandolo dalla neve, in tempo utile per la partita di domenica 20 febbraio, quando il San Marino giocherà, ancora in casa, contro la formazione del San Lorenzo.